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"Zucchero Amaro" di Daniel Kraus (5 su 5)
La storia della preparazione ad un Halloween fuori dagli schemi e forse un po' troppo sopra le righe, ma le righe di cosa? Di una società che impone le proprie regole auree dimostrando che la diversità porta all'esclusione, che a sua volta porta alla rabbia e con essa a scelte orribili. Ma il male, se nasce una mente turbata e non priva di giustificazioni, può portare ad una vera redenzione? Può colmare il divario tra i membri di una società che si definisce "normale", rispetto a chi invece viene definito e (soprattutto) trattato diversamente?
L'esclusione dal mondo del lavoro, degli affetti, delle "normali" abitudini di interazioni umane, è causato da chi esclude o da chi viene escluso?
Ci sarebbero decine di domande e nessuna risposta precisa, proprio come in questo libro. Daniel Kraus confeziona una magnifica storia di formazione e di riflessione alle domande degli esclusi, ma non sulle conclusioni ad esse: soltanto alle reazioni a cui veniamo coinvolti. Ed è una storia di reazioni quella che vediamo, che leggiamo, nei tre ragazzini amici di Robbie.
DALLA QUARTA DI COPERTINA:
"Alla fine di Yellow Street c’è una discarica. Al centro della discarica c’è una casa fatiscente. Da lì Robbie ordisce un piano per vendicarsi di tutti i torti subìti nella vita. Arrabbiato, emarginato, abbandonato dai genitori, ha messo insieme un piccolo esercito di tre ragazzini – Jody, Dag e Midge – pronti ad aiutarlo nella crudele impresa: nascondere lamette, veleni e vetri sbriciolati nelle caramelle che quella sera, per Halloween, verranno distribuite ai bambini che busseranno alla sua porta."
E CONTINUANDO LA MIA OPINIONE SUL ROMANZO:
La voce di Kraus è flebile, lascia il posto alla voce forte e chiara dei tre ragazzini e di Robbie, senza filtri, nella cruda semplicità del loro punto di vista. Le azioni e i dialoghi sono credibili, si è immersi nella storia in uno stile rapido e pulito, e se per caso qualcuno volesse gridare allo scandalo per via degli errori nella coniugazione dei verbi... c'è da dire che l'uso è voluto, proprio perché è un ragazzino disadattato a raccontare questa storia.
_EOT
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Speculative fiction author about horror, thriller, fantasy and sci-fi
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